Pensiamo ad un evento sportivo che ci è rimasto impresso; ricorderemo come siamo rimasti sorpresi dalle incredibili capacità fisiche e dal talento sopraffino degli atleti in questione. Rimaniamo attoniti di fronte alle gesta quasi miracolose dei nostri campioni preferiti vedendoli stabilire record che sembravano fino a quel momento irraggiungibili. In questi casi tendiamo ad idealizzare gli atleti, diventando per noi fonte di ispirazione e modelli da seguire.
Questa emozionante illusione ci porta però a perdere di vista il fatto che anch’essi sono esseri umani e in quanto tali le loro prestazioni sportive sono influenzate oltre che dalle componenti fisiche e tecniche anche da una terza e fondamentale variabile: la componente psicologica. Infatti è proprio valorizzando e lavorando sui propri pensieri, sulle proprie emozioni e i propri vissuti legati allo sport che gli atleti di maggior successo riescono a raggiungere prestazioni d’eccellenza e superare se stessi in gara.
Skills è il termine inglese che significa abilità, adottato dal mondo della psicologia per indicare appunto le abilità individuali delle persone. Le skills mentali in ambito sportivo sono quindi l’insieme delle abilità, o capacità, psicologiche individuali che impattano sulla prestazione sportiva e quindi sulle possibilità di vittoria.
Alcune sono spesso implicitamente presenti negli atleti, altre invece rimangono sopite o mal utilizzate impedendo allo sportivo di sfruttare le proprie potenzialità al meglio.
Per rendere un idea di cosa siano le skills mentali ne riporto un breve elenco suddividendole per sport individuali e sport di squadra:
Individuali | Sport di squadra | |
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Autonomia Propensione al rischio Programmazione della gara Gestione dello stress Gestione dell’attenzione Reazione all’errore Stabilità emotiva Determinazione Chiarezza degli obbiettivi |
Rispetto dei ruoli Anticipazione dell’avversario Comunicazione Spirito di sacrificio Capacità di collaborazione Responsabilità condivisa Capacità di socializzazione Gestione degli imprevisti Analisi strategica |
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Prendendo spunto dall’elenco si può capire come il saper gestire in modo efficace queste skills influisca fortemente sulla prestazione sportiva. Si pensi per esempio alla capacità di saper riconoscere e gestire in modo funzionale al compito l’ansia o lo stress, alla capacità di reagire in modo positivo e costruttivo ad un errore in gara o alla capacità di mantenere alta la propria determinazione nonostante le difficoltà e persistere.
Per comprendere meglio la natura delle skills mentali propongo di fare un semplice esercizio.
Prova a riflettere su quali siano tra le skills elencate quelle in cui ti senti più forte e in quali invece più carente. Dopo di che prova a riflettere su quelle dei tuoi compagni di squadra, o di allenamento, e fai dei confronti.
In questo modo potrai riconoscere e apprezzare i tuoi pregi (a cui magari, per alcuni di essi, non avevi ancora mai pensato), stimare i compagni per i loro, capire su cosa è possibile lavorare per crescere e magari da chi prendere spunto.
Troppo spesso mi sento dire: “si ok, ma io non sono fatto così” o “ognuno ha i propri pregi e i propri difetti, su certe cose non ci si può fare niente” o ancora “lui ha un talento che io non ho”.
Spesso infatti si pensa erroneamente che queste capacità siano un dono innato, una caratteristica stabile della propria personalità che può essere presente o assente.
Ecco questo è il primo e più pericoloso pregiudizio che si ritrova nell’ambito sportivo. Ne sono convinti in molti: giocatori, allenatori, tifosi.
Purtroppo questa credenza impedisce di fatto a molti giocatori di lavorare sui propri aspetti mentali, convinti di non poter migliorare ciò che si crede essere una dote naturale. In realtà è proprio il riuscire a pensarsi in continua evoluzione e non qualcosa di definito e stabile a permettere all’atleta di lavorare ed incrementare le proprie skills mentali.
Il primo passo per incrementare le proprie skills è quindi quello di pensarle allenabili. Possono infatti essere rafforzate proprio come i muscoli del nostro corpo. Attraverso tecniche, strumenti e esercizi specifici è possibile accrescere o imparare ad utilizzare al meglio le proprie capacità mentali e incrementare quelle invece carenti, ma tutto questo non sarà possibile se lo si riterrà impossibile in partenza.
Oltre al fatto che atleti differenti possiedono abilità e carenze differenti, sport specifici possiedono caratteristiche specifiche che rendono maggiormente importanti alcune skills mentali su altre o fanno sì che la stessa skill debba essere utilizzata in modo differente a seconda dello sport.
Un esempio? Prendiamo la gestione dell’attenzione! Essa dovrà essere allenata e utilizzata in modo completamente diverso a seconda che la si debba applicare in uno sport collettivo come il calcio o in uno sport individuale come il tiro con l’arco:
Nel tiro con l’arco l’attenzione dovrebbe essere molto ristretta per ricevere informazioni solo da se stessi (il proprio fisico, la propria respirazione, sentire l’arco, la freccia, la corda che si tende), dal bersaglio, dal vento e dal tempo che scorre (entro cui scoccare le proprie frecce), eliminando ogni altra informazione che in quel momento sarebbe fonte di distrazione.
Nel calcio invece, al di là delle situazioni di calcio da fermo, l’attenzione deve essere maggiormente amplia. È infatti importante poter cogliere molte informazioni contemporaneamente: la traiettoria del pallone, la posizione del proprio corpo in movimento, dove sono gli avversari, dove sono i compagni, in che zona di campo si è, che movimenti sta facendo la propria squadra e quella avversaria sono solo alcuni degli elementi che devono essere recepiti in poche frazioni di secondo.
Quindi la stessa skill mentale, la gestione dell’attenzione in questo caso, deve essere sviluppata e utilizzata in modo diverso in base allo sport che viene praticato, oltre che in base alla situazione di gioco specifica.
Quindi, per capire quali skills mentali allenare e in che modo farlo, è importante comprendere quali siano le caratteristiche specifiche della propria disciplina sportiva.
Per farlo si possono suddividere gli sport in base a due elementi : A) quanto è stabile e prevedibile l’ambiente e B) la durata temporale dell’azione (classificazione del Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport di Milano – Psicosport®).
A) In base alla stabilità e prevedibilità dell’ambiente si possono distinguere:
B) In base alla durata temporale dell’azione si possono distinguere:
Esempi con caratteristiche specifiche e skills maggiormente impattanti:
Tiro con l’arco | Basket | Atletica velocità |
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Individuale
Open Skills Seriale Pianificazione Capacità di visualizzazione Controllo emotivo Reazione all’errore positiva Gestione del tempo Concentrazione prolungata Adattamento alle condizioni ambientali
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Di squadra
Alterna momenti Open Skills e Close Skills Aciclico Attenzione: intensità, variabilità e durata Presa di decisione in tempi rapidi Memorizzazione tattiche Gestione di tempi e spazi Comunicazione Reazione all’errore positiva
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Individuale Close Skills Ciclico Controllo e correzione motoria Visione periferica Programmazione della gara Rievocazione schemi motori Gestione focus attentivo
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Quindi, vuoi definire degli obiettivi di miglioramento nella tua attività sportiva? Inizia con analizzare accuratamente quali siano le abilità maggiormente impattanti sulla prestazione nella disciplina sportiva a cui ti dedichi! Considera anche skills mentali e le aree di miglioramento riconosciute nell’esercizio precedente. Definite le skills potrai focalizzare l’attenzione ed investire le tue energie su ciò che più è utile per raggiungere un’ottima performance sportiva.
Il Mental Training è una tipologia specifica di lavoro psicologico incentrato sull’incremento della prestazione sportiva.
All’interno di un intervento di Mental Training lo psicologo, dopo aver analizzato la domanda portatagli dall’atleta, utilizza strumenti di vario genere per comprenderne i punti di forza e le aree di miglioramento dello sportivo (colloqui, test, esercizi ecc.).
Successivamente l’atleta con lo psicologo definiranno quali siano le caratteristiche specifiche della disciplina sportiva d’interesse e ne deriveranno quali siano le capacità fondamentali per essere efficaci in campo.
In base a questi dati lo psicologo e l’atleta avranno la possibilità di programmare un piano di lavoro che miri ad incrementarne le capacità mentali e ridurre l’effetto negativo delle aree di miglioramento, trasformandole, in altrettanti punti di forza.
Si potrà procedere poi con un programma di allenamento mentale personalizzato che coinvolga e motivi l’atleta secondo gli obiettivi concordati: si sceglieranno gli strumenti e i metodi sport-specifici ed individualizzati ad hoc per lui con cui allenare le skills mentali (goal setting, attivazione ottimale, selftalk, pensiero positivo, creazione di routine, incremento di autostima e di autoefficacia, comunicazione efficace, allenamento di focus attentivo, reazione all’errore, visualizzazione, rilassamento, ecc.).
Infine, la valutazione periodica dell’andamento dell’atleta e dell’effetto dell’allenamento psicologico permetterà di ottenere feedback attendibili e misurabili. In questo modo si potrà valutare oggettivamente il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, permettendo di modificare il percorso in un’ottica di continuo sviluppo e di costante miglioramento.
Le skills mentali in ambito sportivo sono l’insieme di tutte le abilità psicologiche individuali che impattano sulla prestazione sportiva influenzando le possibilità di vittoria.
Esse possono essere a vari livelli presenti o deficitarie nello sportivo ed alcune di queste sono maggiormente importanti rispetto ad altre in base alla disciplina sportiva praticata.
Le abilità psicologiche sono allenabili con specifiche tecniche, strumenti e esercizi, proprio come si affina la tecnica o si potenziano i muscoli.
Un lavoro personale volto ad accrescere le proprie capacità psicologiche è un’attività per chi compete ad alti livelli, ma non solo.
Certamente chi fa attività sportiva a livello agonistico o ricerca l’eccellenza nello sport per raggiungere gli standard desiderati dovrà investire maggior tempo e risorse nel mental training. in questo modo potrà integrare la preparazione tecnica, tattica e fisica con quella psicologica, per un allenamento più completo che fornisca tutti gli strumenti per performare al meglio.
Chi invece pratica sport a livelli inferiori avrà allo stesso modo beneficio nel accrescere le proprie abilità psicologiche ed imparare ad utilizzarle al meglio. In un lavoro più soft, meno gravoso in termini di tempo e risorse potrà superare le proprie difficoltà e incrementare i propri punti forti raggiungendo maggior benessere e soddisfazione nell’attività sportiva.
Rispetto il settore giovanile, anche in questo caso può essere di grande utilità educare i ragazzi a considerare le proprie capacità come allenabili, imparare a conoscerle, a potenziarle e gestirle al meglio. In questo modo è possibile sia permettere al ragazzo di godere dell’attività sportiva in modo più completo che fornirgli gli strumenti per crescere come persona.